«Nihil obstat». È la formula che il n.17 delle Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, emanata dal Dicastero per la Dottrina della Fede il 17 maggio 2024, prevede nei casi in cui, sebbene non vi sia «alcuna certezza sull’autenticità soprannaturale del fenomeno», si riconoscono, tuttavia, «molti segni di un’azione dello Spirito Santo» e c’è, dunque, il “nulla osta” per «apprezzare il valore pastorale» e «promuovere la diffusione» della proposta spirituale, «anche mediante eventuali pellegrinaggi». Ieri, 24 luglio 2024, è stato il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, a formalizzare il proprio «Nihil obstat» rispetto all’esperienza legata al Santuario Santissima Trinità Misericordia in Maccio di Villa Guardia (Co). CLICCA QUI PER IL TESTO DEL DECRETO VESCOVILE.

Contestualmente alla diffusione, in Diocesi, del decreto firmato dal cardinale Cantoni – trasmesso, per conoscenza, anche al Dicastero per la Dottrina della Fede e alla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana – è stata pubblicata la lettera (autorizzata da papa Francesco) inviata  lo scorso 15 luglio al Vescovo di Como dal Prefetto del Dicastero, il cardinale Vìctor Manuel Fernández, il quale, riprendendo quanto affermato in uno scambio epistolare con il presule comense del 4 ottobre 2023, ammetteva «con gioia» che «l’intera vicenda [legata al Santuario di Maccio] è intrisa di elementi positivi» e, «riconoscendo certi segni di un’azione dello Spirito Santo in mezzo a questa esperienza», si affermava che non vi era difficoltà «perché Vostra Eminenza prosegua nella valorizzazione pastorale […] facendo tesoro dei frutti spirituali sgorgati in questi anni» (clicca qui per la Lettera del Prefetto Fernández).

Quello relativo al Santuario Santissima Trinità Misericordia di Maccio è il terzo «Nihil obstat» espresso in Italia in questo mese di luglio, dopo il “nulla osta” alla devozione a Maria Rosa Mistica a Fontanelle di Montichiari (diocesi di Brescia) e alle esperienze legate al Santuario della Madonna dello Scoglio in Santa Domenica di Placanica (diocesi di Locri-Gerace).

Era l’anno 2000 quando un parrocchiano di Maccio, il maestro di musica e direttore di coro Gioacchino Genovese, cominciò a percepire distintamente, attraverso «visioni intellettuali», una «viva presenza del mistero della Santissima Trinità». Gioacchino è, da sempre, persona riservata e umile. Nel 2005 chiese che altri fedeli potessero essere coinvolti nei momenti di preghiera e adorazione. Nel 2010, il vescovo Diego Coletti, dopo una prima analisi degli scritti di Genovese e di fronte alla sincera partecipazione di tante persone, stabilì che la chiesa parrocchiale di Maccio, dedicata a Maria Assunta, fosse eretta a Santuario intitolato alla “Santissima Trinità Misericordia”. «Il messaggio principale di questa esperienza spirituale – scrive il cardinale Cantoni nel Decreto diffuso ieri – è la misericordia come tratto fondamentale dell’identità stessa della Santissima Trinità». E la «riscoperta» del valore della dimensione trinitaria «per la fede e la vita cristiana» è un aspetto, osserva il Prefetto Fernández nella lettera indirizzata al cardinale Cantoni, in linea con il Magistero dell’ultimo secolo. «La Chiesa – osserva ancora il porporato dal Dicastero per la Dottrina della Fede – è chiamata a riscoprire sempre di più nei gesti di Cristo quella infinita misericordia del Dio uno e trino», che, negli scritti di Maccio, è chiamato con il nome di “Trinità Misericordia”. «Questo è il centro di tutti i messaggi perché, in definitiva, è il centro della Rivelazione», ribadisce il Prefetto. Nel Decreto, il cardinale Cantoni sottolinea di apprezzare «pastoralmente le espressioni di culto» che nel Santuario «si svolgono» e che sono numerosi i frutti spirituali che scaturiscono «in coloro che lo frequentano», come «casi di conversione personale, numerose vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrata». Il Vescovo di Como, accogliendo le indicazioni del Dicastero, ha inoltre annunciato la pubblicazione di un’antologia degli scritti di Maccio, mentre il prossimo 14 agosto presiederà, alle 18.00, la Messa in Santuario a cui sono invitati a partecipare tutti i fedeli della diocesi.