Da martedì 9 febbraio è disponibile sulla home page del sito www.fuorifuococomo.it/webdoc il primo dei tre capitoli de “Lago della Bilancia”, lavoro d’esordio della giovane redazione di FuoriFuoco.

“Lago della bilancia” nasce con l’idea di riportare il lago di Como al centro dell’immagine. Un modo diverso di guardare al Lario: non solo paesaggio di sfondo di una cartolina, ma prima di tutto ecosistema vivo, trait d’uniondelle comunità che vivono sulle sue sponde, risorsa economica e culturale di fondamentale importanza per il territorio.

Il webdoc si concentra soprattutto sul ramo comasco del lago e si sviluppa secondo tre filoni principali: ambiente, economia e società, tre lenti fondamentali con cui guardare al Lario e al nostro rapporto con lui. I tre longform usciranno uno a settimana ogni martedì, e per ogni uscita seguirà un approfondimento cartaceo sulle pagine del Settimanale. Si inizia da ora con il focus sull’ambiente.

Già nell’ultimo rapporto ARPA “Stato delle acque superficiali in Regione Lombardia – Laghi” relativo al triennio 2014-2016, lo stato ecologico del lago viene giudicato appena sufficiente, quello chimico è definito “non buono”.

Se dagli anni ‘80 la situazione è sicuramente migliorata, sono ancora molte le sfide alla qualità delle acque e allo stato di salute del lago. Alcune sono nuove, come quelle poste dai contaminanti emergenti come farmaci, perfluorati e microplastiche, che sempre di più si ritrovano nei campioni d’acqua del Lario e che faranno vedere i loro effetti pienamente solo tra diversi anni. Altre sono eredità del passato: sono i cosiddetti legacy pollutant, sostanze ad oggi vietate come il DDT, che stanno facendo il loro ritorno nel lago di Como.

Ci sono poi minacce che mettono a rischio l’ecosistema del lago, come l’inquinamento biologico o la troppa abbondanza di reflui fognari che accelera il processo di eutrofizzazione delle acque, portando alla carenza di ossigeno e alla moria dei pesci. A questi problemi si aggiunge quello dell’aumento della temperatura estiva dell’acqua: un intero grado in più in meno di trent’anni. In un bacino di acqua fredda come quello lariano non è un fenomeno da sottovalutare.

Nel complesso lo stato di salute del lago di Como non è certo ottimale, come confermano i dati del gruppo di ricerca dell’Insubria, i divulgatori scientifici dell’associazione Proteus e gli attivisti di Legambiente.

Il 19 giugno 2018 la Camera di Commercio di Como e Leccopromuove con la firma del “Patto del Lago” la salvaguardia dello stato di salute dell’ecosistema, alla base dello sviluppo sociale ed economico del territorio. Lo fa identificando nel coordinamento tra gli attori pubblici e privati la strada da percorrere. A che punto è oggi la capacità delle istituzioni del territorio di proteggere il lago? Cosa è stato fatto per raggiungere questo obiettivo?

Tra dati, interviste e una sezione di storie personali, la redazione di FuoriFuoco analizza questi temi con un linguaggio multimediale e uno sguardo fresco.

Il lavoro si rifà a modelli di giornalismo lento, di approfondimento, e punta a restituire ai temi la loro complessità.